STUPOROSA

Francesco Marilungo
Genere
Danza

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Crediti

coreografia Francesco Marilungo
interpreti Alice Raffaelli, Barbara Novati, Roberta Racis, Martina Di Prato, Francesca Linnea Ugolini, Vera Di Lecce
musica e vocal coaching Vera Di Lecce 
spazio e luci Gianni Staropoli 
costumi Lessico Familiare 
foto e video Luca Del Pia 
produzione Körper | Centro Nazionale di Produzione della Danza, coproduzione Fabbrica Europa

Il pianto. Le cinque performer di Stuporosa piangono apparentemente senza motivo, dando vita a un pianto che assume varie sfumature, ora trattenuto, ora soffocato, ora si fa musica, ora sfocia nella speranza, ora diviene canto ricalcando le sonorità di un antico lamento funebre salentino. I loro corpi si frammentano alla ricerca di forme arcaiche, lontane, che si perdono e sciolgono all’istante. Queste forme sono le figure di pathos, immagini archetipiche del patire umano che si sono tramandate nel tempo attraverso secoli e civiltà, immagini appartenenti a riti funebri passati ma che hanno valore universale perché da quando è stato creato, l’essere umano ha sofferto sempre allo stesso modo. Le cinque danzatrici cercano di recuperare un senso di collettività, una ritualità, di instaurare nuove forme di mutuo soccorso, sussurrando antiche formule magiche, rievocando danze tradizionali, cantando una ninna nanna salentina.

In Stuporosa, come per certi versi avviene nel pianto rituale, si assiste a una stilizzazione del pathos, una sua de-isterizzazione. La performance in sé vuole essere un invito a riflettere sullo stato di lutto, sulla necessità umana di un istituto culturale condiviso, di un rito comunitario, per superare anche momenti di crisi individuali.

Durata spettacolo: 65 minuti