SÊMI

senza infamia e senza lode

Stivalaccio Teatro

Genere
Prosa

Condividi tramite:


Crediti

con Sara Allevi, Giulio Canestrelli, Anna De Franceschi, Michele Mori, Marco Zoppello e con Matteo Pozzobon 
testo e regia di Marco Zoppello
adattamento a cura della compagnia
scenografia Alberto Nonnato
maschere Roberta Bianchini 
costumi lauretta Salvagnin
luci Matteo Pozzobon
produzione Stivalaccio Teatro e Operaestate Festival Veneto

con il sostegno di Teatro della Toscana (progetto studio teatro) e La Corte Ospitale (progetto residenze 2018)

testo finalista al Premio Hystrio Scritture di Scena2018

Sêmi è una “farsa grottesca per maschere”, dove quest’ultime diventano specchio deforme di vizi e difetti del vivere del nuovo millennio. Narra dell’attacco sferrato alla “Banca mondiale dei semi” da due eco-terroriste, determinate a liberare le piante dalla loro prigionia. È la Vigilia di Natale e presidiano la base Il Sergente Maggiore Mario Zoppei, caposquadra latinista, il Soldato Scelto Mario Rossi, giovane irrequieto e il Soldato Giorgio Morello, prolungamento in divisa del suo stesso tablet. Questi personaggi, dai tratti caricati e deformi, a metà tra il fumetto e la satira espressionista del ‘900, sono dei piccoli mostri che sgomitano per trovare il loro spazio nella società, come le antiche maschere della Commedia dell’Arte. Maschere che esistono ancora a rappresentare e parodiare, più o meno velatamente, ognuno di noi.