SETTE A TEBE

PEM - Potenziali Evocati Multimediali
Genere
Prosa

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Crediti

PEM - Potenziali Evocati Multimediali
Al centro della scena il vissuto corale dei cittadini di Tebe fa da cassa di risonanza a quanto accade al di là dalle mura della città e fa accadere in scena i rumori dell’assedio, i colori e le immagini terrificanti del nemico, dell’estraneo, dell’altro che da fuori spinge, e minaccia l’ordine della città dalle sette porte. Ma l’ “altro” - come ci rivela l’inaspettato scontro alla porta settima tra i fratelli nemici Eteocle e Polinice - ha sempre le sembianze del fratello: la guerra è, sempre, guerra civile.
Il copione è costruito incastonando nel testo di Eschilo brani di voci attuali, che portano sulla scena dati tecnici sulle armi in uso nel nostro tempo, ma anche considerazioni storico-culturali sull’immanenza della guerra a ogni latitudine, geografica e cronologica, della nostra civiltà.