MATERNITÀ

Fanny&Alexander
Genere
Prosa

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Crediti

tratto da Maternità di Sheila Heti
drammaturgia, costumi di Chiara Lagani
regia, luci, progetto sonoro di Luigi De Angelis
con Chiara Lagani
In Maternità - dal racconto di Sheila Heti - una donna si chiede cos’è che la trattiene dal mettere al mondo un figlio. Non si tratta di un monologo, ma di una sorta di dialogo, sospeso tra dimensione assembleare e gioco con il caso. Di fronte alle domande più difficili Sheila si rivolge al pubblico, che è stato dotato di un telecomando per poter rispondere. Le risposte si proiettano a ritmo incalzante su uno schermo sospeso sulla scena in un oppressivo codice binario: tutto è sì, oppure no, tutto è bianco, oppure nero. Sì e no è il timbro di un accanimento, di un’ostinazione, di una strana slabbratura dell’anima della protagonista che, mentre si interroga con ironia e ferocia su una questione così nodale, tende il ragionamento fino all’eccesso infrangendo a tratti il velo del pudore e portandoci a riflettere sul valore della scelta.