LA CORRIDORA

Gruppo teatrale Amici di Cesco
Genere
Prosa

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Crediti

di Giuliano Bozzo
regia di Giuliano Bozzo
Maggio 1924, decima tappa giro d’Italia in bicicletta la Bologna – Fiume di 415 chilometri. Un partecipante, Livio Cattel, si ferma a San Donà a salutare i parenti che non vedeva da quando, a causa della Grande Guerra, fu costretto a sfollare in provincia di Ravenna. Riprende la corsa e si ritrova a fianco del corridore più popolare di quel giro. Quel corridore non è un grande campione, non ha vinto nulla di importante. Eppure è acclamato da tutti. Un corridore come tanti con il pettorale 72. Quel corridore, anzi quella corridora, è una donna. Alfonsa Maria Morini in Strada. Per tutti: Alfonsina Strada. La prima e l’unica donna che abbia corso il giro d’Italia con i maschi. Viene dalla provincia di Modena e la sua grande passione è la bicicletta. Osteggiata dalla famiglia prenderà la decisione di andarsene a Milano per poi andare a correre in tutta Europa.
Quel giro del 1924 conta dodici tappe per un totale di 3613 chilometri. Partiti in 90,  solo 30 giungeranno al traguardo. Alfonsina sarà tra questi. Alfonsina Strada la donna che con la bicicletta imparò la giusta disobbedienza ed ottenne il legittimo riscatto sociale e di genere.