HEDDA

Una re-immaginazione di Hedda Gabler di Henrik Ibsen
CTT - Comitato Teatro Treviso
Genere
Prosa

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Crediti

un progetto di Comitato Teatro Treviso (CTT) in collaborazione con Evoè! Teatro
di Melissa Bubnic
Traduzione di Monica Capuani
regia di Francesca Merli
con (in o.a) Angelo Callegarin, Alex Cendron, Irene Curto, Giacomo Martini, Miriam Russo, Laura Serena, Samantha Silvestri
e con la partecipazione di Monica Capuani
musiche di Giacomo Benvenuto (IFDM)
luci di Francesca Merli
amministrazione e logistica: Davide Strava
grafiche di Anna Brugnera

Lo spettacolo è inserito nell’ambito del Progetto Speciale “Donna Duse” assegnato dal Ministero della Cultura al Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale
Perché un testo su una donna che manipola le persone spingendo la vicenda verso esiti tragici nella Norvegia del 1891 dovrebbe importare a un pubblico contemporaneo australiano?
È la domanda che si è posta l’autrice Melissa Bubnic nel 2018, quando ha scritto per il Queensland Theatre di Brisbane “Hedda - Una re-immaginazione di Hedda Gabler di Henrik Ibsen”. Spostiamo la latitudine, arriviamo in Italia, ma la domanda persiste: cosa ci interessa oggi della vicenda di Hedda Gabler, personaggio inquieto, profondo, anti-eroico, ma talmente carismatico da spingere Eleonora Duse a voler essere la prima attrice italiana ad interpretarla, nel 1898?
Il Comitato Teatro Treviso (CTT) porta sul palco, per la prima volta in Italia, la lettura di “Hedda” nella forma di una vera e propria lezione-spettacolo, che vede in scena e alla regia il CTT e Monica Capuani come traduttrice del testo dalla lingua inglese, con degli interventi attorno all’adattamento dei classici e alle autrici anglosassoni emergenti.
“Hedda” è una riscrittura di Hedda Gabler che, come scrive Bubnic nella prefazione al testo, in Ibsen cerca di ritagliarsi un po’ di autonomia, di libertà, di possibilità di vivere la vita come vuole. Le donne oggi cercano di fare la stessa cosa. Ma gli ostacoli alla felicità di una donna del 1891 non sono gli stessi di oggi. Si staglia nel testo un carosello di personaggi impegnati nella malavita e nel commercio del “ghiaccio”, un mondo in cui solitamente sono gli uomini a dettare legge. In questo affresco corale Hedda è una donna impegnata in un viaggio che finirà solo quando avrà ottenuto il potere assoluto.