ELENA, LA MATTA

Paola Minaccioni
Genere
Prosa

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Crediti

drammaturgia di Elisabetta Fiorito
regia di Giancarlo Nicoletti
liberamente ispirato al libro di Gaetano Petraglia
“La matta di piazza Giudìa”
musicisti Valerio Guaraldi e Claudio Giusti
Il 16 ottobre 1943 le SS Naziste rastrellano il ghetto di Roma, deportando ad Auschwitz oltre 1000 ebrei. Fra questi c’è Elena Di Porto, che fino alla sera prima ha provato ad avvertire gli abitanti del ghetto del pericolo imminente. Nessuno, però, le ha dato retta, perché Elena è la “pazza” del quartiere ebraico, per l’appunto detta “la matta di Piazza Giudìa”. Paola Minaccioni dà corpo e voce a questa antieroina del Novecento, la cui storia vera merita di non essere dimenticata. A ottant’anni dalla triste ricorrenza, lo spettacolo è un emozionante viaggio nell’Italia della seconda guerra mondiale, delle leggi razziali, della paura ma anche della speranza e della solidarietà. Una necessità – in un momento storico come quello attuale – quella di fare della memoria storica la bussola per le nostre scelte e la lente per capire la contemporaneità. Fra dramma e comicità la straordinaria prova di un’attrice che ha profondamente nelle vene tutta la veracità e la potenza per raccontare una femminilità decisa, forte, fuori dagli stilemi e provata dalle angherie del regime e del periodo storico.