CABARET

Il Musical
Arturo Brachetti
Genere
Musical

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Crediti

con Arturo Brachetti
scene Rinaldo Rinaldi
costumi Maria Filippi
direzione musicale Giovanni Maria Lori 
coreografie Luciano Cannito
Regia di Arturo Brachetti e Luciano Cannito
CABARET - il musical  trasporta il pubblico nella sfrenata Berlino degli anni 30 ad un passo dall’avvento del nazismo, tra eccessi, privazione delle libertà, decadenza e contraddizioni quotidiane, in un momento storico distante ma nello stesso tempo anche molto attuale. 
Irriverente, piccante, spettacolare, divertente, cinematografico. L’omonimo film di Bob Fosse con Liza Minnelli vinse ben 8 Oscar e quest’anno si celebrano i 50 anni di quella incredibile cerimonia. 
La storia è basata su personaggi ed eventi veri, successi a Berlino e descritti nel romanzo autobiografico “Goodbye to Berlin” di Cristopher Isherwood che passò tre anni della sua vita proprio in questa incredibile città, a cavallo degli anni Trenta. La Berlino che sarà raccontata è la più vicina possibile a quella che era nella realtà, con i suoi Cabaret, i suoi bordelli, la sua frenetica vita notturna, le sue incredibili correnti artistiche che facevano di questa capitale il crogiuolo di artisti, liberi pensatori e gente comune, di cui la maggior parte inconsapevole dell’avvento del nazismo. 
Lo spettacolo narra la storia di un americano sbarcato a Berlino che incontra e si innamora di Sally, ragazza inglese dai liberi costumi. Condividono una stanza in una pensione modesta, tenuta da una anziana zitella tedesca innamorata a sua volta di un fruttivendolo ebreo. Fulcro della narrazione è il Cabaret Kit Kat Club dove EMCEE, un presentatore ambiguo e irriverente (Arturo Brachetti), si prende gioco della libertà sessuale e del potere. Alla fine, l’arrivo del nazismo spegne questa libertà di pensiero e di costumi per lasciar posto al periodo nero che tutti conosciamo.