ANTIGONE DEI BARCONI

Casa Shakespeare
Genere
Prosa

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Crediti

di Andrea de Manincor 
regia di Solimano Pontarollo 
luci di Francesco Bertolini 
scene di Simone Tessari
Le somiglianze fra l’Antigone classica e l’Antigone dei Barconi finiscono nelle sfumature di una struttura di base. Ma non c’è nulla, se non qualche voluta citazione dalla tragedia sofoclea, che accosti la nostra Antigone al modello di riferimento. Perché è tutto ribaltato. Antigone si chiamerà in mille modi diversi, non è definita nel nome, così come non lo è Ismene. Si stabiliscono le relazioni sulla base delle funzioni: oppositrice, sorella di sventura, un povero vecchio che fa il traghettatore di corpi e di sfortune, un’ubriaca corifea portavoce di un sentimento di attenzione, compassione o di una sensazione di ineluttabilità, un politico che predica il proprio futuro. Antigone è definita solo come “comodità”, perché è Antigone colei che cerca la sepoltura, che cerca un riparo dalla violenza.