AMLETO²

Filippo Timi
Genere
Prosa

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Crediti

uno spettacolo di e con Filippo Timi
e con Lucia Mascino, Marina Rocco, Elena Lietti e Gabriele Brunelli
luci Oscar Frosio
produzione Teatro Franco Parenti / Fondazione Teatro della Toscana

assistente alla regia Beatrice Cazzaro
direttore di scena Mattia Fontana
elettricista Federico Calzini
cura del suono Emanuele Martina
sarta Giulia Leali

scene costruite presso il laboratorio del Teatro Franco Parenti
costumi realizzati presso la sartoria del Teatro Franco Parenti
Una nuova edizione del suo Amleto, una rilettura dove ogni gesto o parola diventa gioco e voce personale, provocazione intelligente.
Timi prende il testo shakespeariano e lo stravolge, rovescia passioni e personaggi nella stessa gabbia da circo all’interno della quale si svolge questo elogio della follia. Il suo è un Amleto annoiato, che non ha più voglia di interpretare la solita solfa familiare, non ha più
voglia di amare Ofelia. Invano voci fuori campo lo richiamano al suo destino. Quasi un leone in gabbia, il principe, un po’ bambino viziato, un po’ vate visionario, si aggira in mezzo ad una festa luttuosa. Intorno a lui, personaggi direttamente scaturiti dalla sua mente folle, interpretati dalle attrici storiche della sua compagnia, ancora una volta eccezionalmente insieme per dar vita a questa nuova edizione. 
Di fronte alla tragedia esistono due possibilità: soccombere o esplodere nel massimo della vitalità. Timi ha scelto la seconda, trasformando la tragedia in commedia, tra potere e oblio, tra frivolezza e pazzia; esasperando così la radice comica di Shakespeare che faceva dire a Nietzsche: “non conosco lettura più straziante di Shakespeare: cosa deve aver sofferto un uomo per avere a tal punto bisogno di fare il pagliaccio”.