4 PESCI FUOR D'ACQUA

Banda Osiris

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Crediti

di e con la Banda Osiris
Sandro Berti (mandolino, chitarra, violino, trombone)
Gianluigi Carlone (voce, sax, flauto)
Roberto Carlone (trombone, basso, tastiere)
Giancarlo Macrì (percussioni, batteria, bassotuba)
Come è possibile che musica e comicità possano trattare di argomenti seri ed importanti? La Banda Osiris con la solita ironia e leggerezza affronta con coraggio il tema dell’urgenza dell’acqua. Partendo da una rilettura poetica di “Com’è profondo il mare” di Lucio Dalla che apre la performance si va ad incrociare il tema pericoloso dell’inquinamento delle plastiche che invadono e trasformano i mari. E il mare? Ci sta a guardare, canta la Banda Osiris con un brano tratto dal loro ultimo cd. Ma non solo, non gli basta più, incomincia pure ad indispettirsi e tra non molto ci manderà a quel paese ricoprendo le terre tutte.
Come in un vero spettacolo che si rispetti anche il pubblico potrà partecipare inviando domande on line (vere o false?), rimandando indietro la storia fino a ricostruire la nostra genesi attraverso l’acqua. Un numero infinito di contenitori di vetro contenenti acqua, quasi come in un esperimento scientifico tra fumi e mezze luci, riusciranno, meravigliando il pubblico, ad emettere suoni. L’acqua primordiale lì contenuta darà origine alla vita prima sotto forma di musica che organizza i suoni fino a rendersi suonabile: nasce così all’interno di un racconto-genesi scientifico-magmatico la “barcarola” di Offenbach. Acqua che suona acqua, che parla di acqua.