TEATRO SOCIALE - CITTADELLA (PD)


L’inaugurazione avvenne nell’ottobre del 1828, sia pure col teatro ancora non finito. Solo dal 1831 sono documentati spettacoli e rappresentazioni con una certa frequenza e con l’apertura canonica a carnevale ed alla fiera di ottobre. Durante tutto il secolo diciannovesimo le rappresentazioni si fecero sempre più continue e videro una partecipazione di pubblico che farebbe invidia anche oggi (ad una rappresentazione de I Puritani sono registrati bel 475 spettatori!) , ma anche creando non poche difficoltà alla Società del Teatro. È del 1880 infatti una lagnanza dell’assemblea alla presidenza perché l’utilizzo sia consentito ai terzi richiedenti “con parsimonia” affinché “il teatro non venga deteriorato”.

Il periodo d’oro doveva però chiudersi. Dopo la fine della prima guerra mondiale e la celebrazione del centenario del 1928, le difficoltà di carattere finanziario costrinsero i pochi soci rimasti a donare il Teatro al Comune con gli atti del 1934 e, dopo una lunga vertenza, del 1950.

Scongiurando il periodo di una trasformazione in cinematografo, il Teatro Sociale è stato riaperto nei primi anni ’70, grazie all’intervento di preziosi sostenitori. da allora, salvo alcune eccezioni per i lavori di restauro e di adeguamento alle norme di sicurezza più recenti, esso è tornato a quel ruolo di epicentro della vita culturale cittadellese, tanto che ben pochi sono ormai i protagonisti della scena drammatica e musicale italiana degli ultimi trenta anni a non avere calcato il nostro palcoscenico.