TEATRO COTOGNI - CASTELMASSA (RO)

Il Teatro Cotogni venne inaugurato il 23 agosto 1884 con l’opera “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini e la partecipazione straordinaria del famoso baritono Antonio Cotogni. Il corpo orchestrale era composto di cinquanta professori e coristi dell’orchestra di Bologna. Seguirono altre tre serate operistiche, concerti e varie altre manifestazioni.
Un evento straordinario per un piccolo paese, citato anche sulla stampa nazionale.
Il Cotogni si presenta come il tipico teatro dell’epoca: forma ovale, due ordini di palchi, due loggioni laterali, tanto capiente da poter contenere centinaia di persone. La loggia, parte integrante dell’imponente fabbricato, fu progettata per consentire uno svolgimento ottimale del mercato della canapa, delle tele e dei bozzoli. Un progetto brillante che, seppur finalizzato al commercio, ha contribuito a rendere l’edificio imponente nella sua volumetria.

Chiamato dagli amministratori del tempo “Sala per spettacoli”, il teatro fu concepito anni prima per sopperire alla lontananza dai grandi centri ed offrire opportunità culturali in un’ottica di rinnovamento che abbracciava vari settori, dall’urbanistica alla viabilità, concentrandosi soprattutto sull’istruzione. La realizzazione del teatro rientrava, quindi, in una pluralità di obiettivi amministrativi finalizzati a dare nuovo impulso al paese.
Con il passar degli anni gli spettacoli si differenziarono. Man mano che i tempi cambiavano e galoppava il progresso andavano in scena opere, operette, concerti, film, spettacoli leggeri, prosa, varietà. Il Cotogni divenne un punto di riferimento per tutti i paesi circostanti e non conobbe crisi di affluenza. 
Nel 1951 l’interno fu completamente ristrutturato. Furono demoliti i palchetti e cambiò fisionomia: ampia platea con una grande gradinata capaci di contenere cinquecento persone.
Nel 1984, non possedendo più i requisiti di sicurezza secondo le nuove norme in tale materia, fu chiuso. Purtroppo la chiusura è durata ventiquattro anni.

Oggi è stato ristrutturato e ridimensionato con una capienza minore rispetto al passato.
Rimane l’imponenza del fabbricato che, situato vicino al Palazzo Comunale e alla Banca Antonveneta (ex Villa Bresciani), conferisce alla Piazza municipale un'apprezzabile armonia architettonica.